La Comunità Ucraina in festa per Sant’Andrea
VITERBO – In Ucraina il 13 dicembre, si festeggia da sempre S. Andrea, la più importante festa che si celebra prima di Natale e dell’ultimo dell’anno.
L’Università della Tuscia, visto questo speciale avvenimento culturale, ha condiviso con la Comunità Ucraina di Viterbo la giornata di festa ospitando nell’Auditorium di S. Maria in Gradi un piacevole spettacolo di canti folcloristici e assaggi di piatti tipici ucraini, per dare la possibilità agli italiani di conoscere questa Nazione, la sua storia e la sua millenaria cultura.
Per l’importante cerimonia sono intervenuti: il Vescovo della Chiesa Ucraina di Roma Mons. Irynej Bilyk che ha benedetto i suoi concittadini; l’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario d’Ucraina a Roma Yevhen Perelygin, il presidente dell’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia Oles Horodetskyy e Mariana Tril, Presidente del Congresso degli Ucraini in Italia. Ad accogliere e salutare gli illustri ospiti stranieri sono giunti: la Pro-rettrice dell’Università Anna Maria Fausto, il vice Prefetto Roberta Monni e il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini. Ha coordinato l’incontro Adriana Dunda. Per tutti è stato possibile visitare il Mercatino di Natale, allestito nell’atrio dell’Auditorium, con souvenir ucraini, bracciali, coroncine di fiori, ricami e dipinti tradizionali.
Gli auguri di buona Festa sono giunti da Mons. Irynej Bilyk che dal palco ha espresso parole di preghiera per i fratelli e sorelle che incontrano tanta sofferenza in Ucraina; ha ringraziato le tante famiglie italiane che accolgono nelle loro case le donne ucraine, chiamate badanti o colf, dando loro la possibilità di poter sostenere le proprie famiglie in patria. “Purtroppo – continua il Vescovo – l’Ucraina vive il secondo anno di guerra per il fatto che si è rifiutata di diventare un membro del mondo russo. La guerra in Ucraina ha riunito i credenti verso confessioni cristiane, musulmane ed ebraiche. Si dice che il centro geografico di Europa si trova proprio in Ucraina e da qui mi auguro che parta una nuova primavera spirituale. In questo anno santo del Giubileo della Misericordia, impartisco la mia benedizione episcopale a tutti voi e vostri amici”.
I saluti doverosi dell’Università giungono da Anna Maria Fausto che si dice felice di aprire questa Festa che rinnova l’appartenenza a una tradizione che attraversa momenti di particolare difficoltà, alla quale tutti ci sentiamo in qualche modo coinvolti. Coordinare e incentivare l’incontro tra coloro che fanno cultura, è compito dell’università e questo è un momento di alta cultura di un popolo che ricorda le proprie tradizioni e unisce tutti quelli che vogliono la pace. “Condividere con voi questi valori è una gioia – termina la Pro-rettrice – e auspico che questo tipo di incontri si rinnovino con frequenza coinvolgendo anche gli italiani per attivare una crescita comune. Le nostre porte sono aperte e siamo pronti a condividere con voi questa Festa”.
Anche il vice Prefetto Roberta Monni si dichiara lieta di portare avanti nel 2016 il discorso di integrazione e accoglienza sul territorio per far conoscere ai giovani tradizioni e cultura di altri Paesi. Si augura che l’Ucraina possa sviluppare al massimo le sue potenzialità e precisa che sul nostro territorio vi è già una comunità ucraina amata da tutti gli italiani.
Dopo i saluti e gli auguri dell’Ambasciatore interviene il presidente Oles Horodetskyy che illustra la storia millenaria del suo Paese, tra guerre, invasioni e ricerca dell’unità nazionale, sino ai giorni nostri che vede l’Ucraina ancora invasa e in guerra. A Mariana Tril spetta l’onere di mostrare con delle foto il loro dolore per i caduti in guerra e la loro resistenza all’invasione che ha portato a chiedere aiuto a Roma e al mondo intero, migliaia di cittadini Ucraini.
Anche il sindaco Leonardo Michelini ha parole di apprezzamento per questa comunità che è diventata numerosa e opera a fianco con noi. “La vostra presenza – ha detto il Sindaco – è un arricchimento nostro di rapporti. Quella dell’Europa è una storia che ci lega, conosciamo le vostre ultime difficoltà che sono condivise da tutti noi amanti della libertà, della cultura dei popoli, del rispetto delle religioni e della pace”. Accenna poi al messaggio di speranza e fiducia lanciato dal Presidente del Consiglio Renzi: “Non è il momento di avere alibi”. “Questo significa – termina il Sindaco – avere coraggio nel proprio ruolo (sia di sindaci, ambasciatori o rappresentanti religiosi), che deve essere riempito di responsabilità verso gli altri. Un messaggio importante che porta a credere nel nostro futuro e in quello dei nostri figli. Questa è la speranza che voglio trasmettervi, il nostro futuro è con l’Europa e questo futuro lo dobbiamo costruire insieme per salvare le nostre identità che aumentano la cultura di ognuno di noi. Le diversità sono dei valori positivi”.
Dopo tante parole inizia il piacevole spettacolo folcloristico, tra canti e poesie mentre tredici donne in abiti variopinti ed elegantemente ricamati rievocano la tradizione della Festa di Sant’Andrea quando le giovani, non potendo incontrare gli uomini, si riunivano in casa e con canti e balli cercavano di indovinare e sognare chi le avrebbe sposate. E come gran finale tutti insieme commossi cantano con il pubblico il loro Inno Nazionale. Applausi e ancora applausi e auguri condivisi. Ma non finisce qui.
Tutti i presenti sono invitati alla degustazione di cibi ucraini, specialità della loro tradizione, esposti su tavole piene di ogni ben di dio. Deliziosi cibi salati e dolci speciali preparati dalle sapienti mani delle signore ucraine accompagnano così il brindisi di buon S. Andrea. Auguri.
NOTA . L’Ucraina è uno stato dell’Europa orientale che copre un territorio di 603.700 km² con 46 milioni di abitanti. L’Ucraina ha un forte legame storico con l’Italia e il Vaticano che ha rapporti con la Chiesa greco-cattolica ucraina. Attualmente la comunità presente nella provincia di Roma conta 14.448 residenti (nel 2012). I due terzi hanno una formazione secondaria e universitaria. La comunità è caratterizzata da una forte integrazione nella società italiana grazie anche ai numerosi matrimoni misti e al conseguente alto numero delle nascite. In costante aumento è la percentuale degli studenti ucraini negli atenei e la radicazione dei giovani nel tessuto sociale. Le associazioni ucraine operano con scopo di promozione socio-culturale.
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